Taxi to the dark side. È la storia di un giovane tassista chiamato Dilawar, residente in una sperduta provincia afgana, che la sera del primo dicembre 2002 caricò nella sua vettura tre passeggeri. E non fece più ritorno... Dilawar venne rinchiuso nella prigione di Bagram, l’“Abu Ghraib afghano”, dove morì cinque giorni più tardi. Dilawar fu sottoposto a torture fisiche, psicologiche e sensoriali, tenuto sempre incappucciato e incatenato in piedi con le braccia alzate, le gambe completamente spappolate per i calci ricevuti. E ciò malgrado i suoi aguzzini sapessero della sua non appartenenza ai Taliban.
Questo film statunitense, vincitore dell'Oscar 2008 per il miglior documentario e prossimamente in arrivo nelle sale italiane, non si ferma sul caso di Dilawar. Dalla prigione di Bagram si sposta ad Abu Ghraib, poi a Guantanamo, e infine a Washington. Dove si arriva ai mandanti delle torture autorizzate, implicitamente e in certi casi esplicitamente, dai massimi vertici statunitensi: George Bush, il vicepresidente Dick Cheney, il segretario alla Difesa Donald Rumsfeld.
La pellicola mostra inoltre l’inutilità della tortura. "Le rivelazioni vere si ottengono solo se instauri con l'interrogato un rapporto di fiducia", rivela alla telecamera un dirigente dell'FBI in pensione. E non basta. In una struttura come Guantanamo solo il 7% dei prigionieri è stato portato lì dopo essere stato catturato da soldati statunitensi o alleati, tutti gli altri sono stati “venduti” da altri iracheni o afghani in cambio di sostanziose ricompense in denaro; e solo l'1%, si dice ancora nel film, si è rivelato effettivamente un appartenente alla resistenza.
A proposito di Guantanamo, bisogna ricordare che il giorno dopo il suo insediamento Barack Obama ne ha sospeso l'operatività. Ma adesso, secondo quanto rivelato negli ultimi giorni dai giornali statunitensi, vuole creare nuovi tribunali militari speciali per i “presunti terroristi”; anche se, così si scrive, più "umani", con più diritti per i detenuti....
Per chi conosce l’inglese, il film è disponibile su youtube in lingua originale ai seguenti link:
https://www.youtube.com/watch?v=--GCkdWlHdk&feature=related
https://www.youtube.com/watch?v=aFCeNOfVduY&feature=related
https://www.youtube.com/watch?v=nmsD_7uAS8w&feature=related
https://www.youtube.com/watch?v=cXxJF_ixSaA&feature=related
https://www.youtube.com/watch?v=bSwv6eF6QHo&feature=related
https://www.youtube.com/watch?v=SiZuiGNHNuo&feature=related
https://www.youtube.com/watch?v=VC__qW7FDAQ&feature=related
https://www.youtube.com/watch?v=LC3rUgGOMpk&feature=related