|
| gli arabi e il terremoto | |
| | Autore | Messaggio |
---|
Ros
Numero di messaggi : 41 Data d'iscrizione : 05.12.08
| Titolo: gli arabi e il terremoto Gio Apr 09 2009, 17:07 | |
| Grazie, Allah, per il terremoto in Abruzzo
«Finalmente hanno avuto anche loro giorni neri. Oh Allah, uccidili e falli vagabondare»: ecco uno dei tanti commenti che in questi giorni appaiono di continuo sui siti internet arabi, sui forum e blog islamisti, come sta riportando l’agenzia Adnkronos/Aki...
Leggi tutto qui:
http://www.loccidentale.it/articolo/%22grazie%2C+allah%2C+per+il+terremoto+in+abruzzo%22.0069479 | |
| | | kamo
Numero di messaggi : 271 Data d'iscrizione : 10.05.07
| Titolo: Il cordoglio di Hezbollah Ven Apr 10 2009, 01:41 | |
| Riporto, con qualche 'piccola' modifica alla fine, un comunicato dell'Ansa (9 aprile):
Il movimento sciita libanese Hezbollah ha espresso oggi le proprie condoglianze all'ambasciatore d'Italia a Beirut, Gabriele Checchia, per le vittime del terremoto, esprimendo la disponibilità ''della nostra gente a offrire sostegno in questa catastrofe''. ''Porgiamo le più sincere e profonde condoglianze ed esprimiamo la nostra amicizia e il nostro amore al popolo italiano'', si legge nella lettera di Hezbollah indirizzata all'ambasciatore Checchia e citata stamani dall'agenzia ufficiale libanese Nna.
''Saremo sempre grati per il ruolo da voi svolto e il sostegno espresso al popolo libanese durante le sciagure di cui siamo stati vittima, in particolare dopo l'aggressione israeliana dell'estate 2006'', conclude il messaggio, recapitato via fax, in riferimento ai bombardamenti ed ai massacri sionisti in Libano dell'estate di tre anni fa. | |
| | | tadiottof
Numero di messaggi : 621 Data d'iscrizione : 04.08.08
| Titolo: "il fardello del bianco" Rudyard Kipling Ven Apr 10 2009, 08:23 | |
| Brucia, e' vero, che popoli, sempre considerati inferiori, autostima, che ha permesso ai bianchi il colonialismo, oggi rialzino la testa e goiscano delle disgrazie dei loro aguzzini e sfruttatori. Ho scritto, anche in questo sito, che gli uomini, per il fatto di appartenere ad un'unica specie, hanno le stesse capacita' intellettive di elaborazione dati; vale oggi per un Indiano dell'India come per un Papuano di Labriola (cercare su google) come nel passato (genialita' di Eraclito, Archimede, Averroe, Leonardo da Vinci, Thomas Edison ecc). Quello che possono avere di diverso e' la storia o la cultura di gruppo e quindi del singolo; ma la storia, la tradizione, e' il software, mentre il cervello e' l'hardware. Dal mio punto di vista invece e' preoccupante che all'analisi marxista per risalire alle cause della crisi e dello sfruttamento, si ricorra alla "mezzaluna", come una volta si sventolava il crocifisso davanti agli Unni e ai potenti arroganti. Le gerarchie religiose (mullah e preti come iman e vescovi) sono tutte eguali: cristiane, musulmane, ebraiche o indu', sciamani, stregoni ecc. 2000snlp | |
| | | alekos18
Numero di messaggi : 1117 Data d'iscrizione : 04.04.07
| Titolo: Re: gli arabi e il terremoto Ven Apr 10 2009, 16:24 | |
| - kamo ha scritto:
- ''Porgiamo le più sincere e profonde condoglianze ed esprimiamo la nostra amicizia e il nostro amore al popolo italiano'', si legge nella lettera di Hezbollah indirizzata all'ambasciatore Checchia e citata stamani dall'agenzia ufficiale libanese Nna.
''Saremo sempre grati per il ruolo da voi svolto e il sostegno espresso al popolo libanese durante le sciagure di cui siamo stati vittima, in particolare dopo l'aggressione israeliana dell'estate 2006'', conclude il messaggio, recapitato via fax, in riferimento ai bombardamenti ed ai massacri sionisti in Libano dell'estate di tre anni fa. Molto significativo questo comunicato. Grazie, Kamo, per averlo postato. Non mi stupisce questa sensibilita' umana e politica di Hezbollah. - tadiottof ha scritto:
- Brucia, e' vero, che popoli, sempre considerati inferiori, autostima, che ha permesso ai bianchi il colonialismo, oggi rialzino la testa e goiscano delle disgrazie dei loro aguzzini e sfruttatori. (...)
Dal mio punto di vista invece e' preoccupante che all'analisi marxista per risalire alle cause della crisi e dello sfruttamento, si ricorra alla "mezzaluna", come una volta si sventolava il crocifisso davanti agli Unni e ai potenti arroganti. Le gerarchie religiose (mullah e preti come iman e vescovi) sono tutte eguali: cristiane, musulmane, ebraiche o indu', sciamani, stregoni ecc. 2000snlp Concordo con la prima parte del tuo ragionamento. E', la tua, un'osservazione descrittiva, fotografica... Quanto alla "preoccupazione" che esterni, la vedo un po' diversamente, pur avendo la tua stessa preoccupazione, e cioe' l'obiettivo di arrivare ad un superamento delle situazioni di dipendenza e/o sfruttamento, attraverso un'analisi del reale quanto piu' ampia possibile e con una prospettiva di liberazione radicale, cioe' che vada "alla radice" delle cause per una loro soluzione. Innanzitutto rilevo che certi movimenti di liberazione nazionale, come Hezbollah, hanno certamente una matrice caratterizzante religiosa, ma una capacita' di pensare laicamente la societa' che e' gia' in corso di costruzione. La convergenza di posizioni con i cristiani che si riconoscono nelle posizioni del generale Aoun e con il Partito Comunista libanese sono a mio avviso indicative di questa non confessionalita' 'comunitaria'. Il "comunitarismo" delle origini di Hezbollah e' stato rivisto, ripensato criticamente e superato in modo esplicito e fattivo (Nasrallah, a suo tempo -riportammo la cosa in uno dei nostri notiziari- spiego' le ragioni del mutamento -evoluzione in positivo, e' il caso dirlo- di Hezbollah da una caratterizzazione "comunitaria" ad una "nazionale"). Penso anche alla pluralita' di interventi nel sociale di Hezbollah, attraverso le strutture di cui dispone e che via via mette in piedi, rivolti alla collettivita' sociale libanese e non esclusivi per una confessione religiosa. Il fatto che movimenti di origine 'laica' abbiano (penso ad Al Fatah in Palestina) annacquato la portata rivoluzionaria della loro lotta ha oggettivamente aperto spazi a movimenti a base religiosa. Non darei pero' per scontata l'impossibilita' di vedere questi movimenti assumere metodologie materialistiche di analisi del reale ed evolvere in modo significativamente importante. Direi che nel caso di Hezbollah questo e' gia' in atto e penso si tratti di una realta' che andrebbe molto meglio conosciuta in Italia. Intanto, e chiudo provvisoriamente, sarebbe importante vedere ben altro qui in Italia, dove, con buona pace di tanta tradizione 'analitica' marxiana e marxista, sembra di essere tornati indietro non di decenni, ma di secoli. Perche' non provare a ricostruire una capacita' di analisi a partire dal nodo della dipendenza e della subalternita' nazionali? Perche' non provare a ricostruire un progetto di societa' socialista praticabile, che faccia tesoro degli errori del passato, e che sappia legare tra loro istanza nazionalitaria di liberazione 'in casa', solidarieta' attiva inter-nazionalista come asse strategico da costruire gia' prima di una riconquistata sovranita' nazionale ed istanze emancipative delle classi subalterne di questo paese? Serve un 'riorientamento gestaltico', non trovi? | |
| | | Contenuto sponsorizzato
| Titolo: Re: gli arabi e il terremoto | |
| |
| | | | gli arabi e il terremoto | |
|
Argomenti simili | |
|
| Permessi in questa sezione del forum: | Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.
| |
| |
| |