- Annalisa ha scritto:
- Ce l’ha fatta il nostro Massimo nazionale a dire una cosina-ina di sinistra?
Sembrerebbe di si….
L’Italia non deve rispondere a “nessuno” se non al Parlamento …
“Se il presidente Bush vorrà chiedere qualcosa, lo farà personalmente, non attraverso i giornalisti e parlerò direttamente con lui, …gliela farò vedere io a quel guerrafondaio chi è che comanda in Italia…è ora di smetterla con quest’ingerenza nella politica estera del nostro Paese, anzi che cominci a smantellare le sue basi e se le riporti a pezzettini sul suo Air Force One…..”
Beh… non esageriamo…comunque mi ha sorpresa, come a molti credo, ma piano con gli entusiasmi…vedremo nei prossimi giorni..
Però che bello, essere contenti con poco, fa ricordare quando da bambini, dopo un brutto momento vi regalavano un dolcetto e passava tutto…
Annalisa Melandri
www.annalisamelandri.it
Bella, Annalisa, l'associazione di idee del "dolcetto". Ma, diciamola tutta... è un dolcetto avariato!! E' un
dolcetto scherzetto (senza la "o" disgiuntiva) a stelle e strisce. Poi, dai, ti sei fatta prendere la mano dall'emozione ("
è ora di smetterla con quest’ingerenza nella politica estera del nostro Paese, anzi che cominci a smantellare le sue basi e se le riporti a pezzettini sul suo Air Force One"). Diciamolo, perché altrimenti a qualcuno l'emozione potrebbe risultare fatale: non si tratta di parole del
cinico baffetto, al secolo Massimo D'Alema. Spregiudicato sì, ma non fino a questo punto.
Quando ho sentito l'uscita del
cinico baffetto, per una frazione infinitesimale di secondo sono rimasto colpito. Niente di che, giusto per la forza della disabitudine a sentire certe cose. Le amenità che si sentono dall'
establishment destr/sinistr/centr sono di un tale livello sub-coloniale... Il
nostro invitava piccato Bush a non fare richieste (anche) all'Italia via conferenza stampa, ma di persona, considerato -sublime l'uscita- che esiste un parlamento. In effetti tra qualche giorno il tenutario della Casa Bianca, nel giro programmato delle sue
haciendas, capiterà a Roma... Una frazione infinitesimale di moderato stupore per un'uscita dai toni un pochettino piccati del
cinico baffetto mi ha colto, ma poi, ricordando, leggendo, sentendo..., va be', arrivo alle conclusioni. Correggimi se sbaglio.
Bush arriva in Italia il 9 giugno. Ci arriva dopo che, giusto una settimana fa, il ministro della Difesa, Parisi, ha riferito in Parlamento dell'invio ulteriore di mezzi e uomini di rinforzo (cinque elicotteri Mangusta, otto corazzati Dardo, dieci blindati Lince, il tutto con relativi equipaggi e personale di supporto tecnico e logistico) nel paese asiatico occupato dalla coalizione a dominanza USA. Tra parentesi bei soldi (la spesa "
preventivata" -leggasi:
destinata a salire- è quantificata in 25,9 milioni di euro, peraltro solo fino al 31 dicembre 2007) con buona pace dei soldi che mancano, dei necessari tagli sociali (non solo lo "scalone" pensionistico) che la fantomatica "Europa" chiede... Il 9 sono già convocate manifestazioni contro l'arrivo di Bush (sempre da Islamabad, da dove il nostro ha lanciato quella sua esternazione, a chi gli chiedeva un commento su queste manifestazioni, sempre
Lui, l'ineffabile, ha risposto: "
Non mi occupo di ordine pubblico". Della serie, e a mo' di rassicurazione, anche oltre Atlantico:
non prendetemi sul serio). Il "
dì qualcosina-ina-inissima di sinistra" diventa
opportuno (il percorso del nascente Partito Democratico è tutt'altro che
incassato tra gli stessi Democratici di Sinistra) oltre che
necessario (il padrone Bush certe volte esagera ed i rimbrotti, come nel caso specifico, li fa in conferenza stampa da Washington. Passi per altri, ma il
cinico baffetto è anche un narcisista e queste situazioni sono convinto
Lui le viva come un affronto, un dramma personale ed esistenziale...).
Del resto Bush cosa aveva chiesto a quelli che lui (come tutti i tenutari della Casa Bianca da decenni a questa parte) chiama "
alleati", omettendo il "
subalterni"? Di "
condividere i rischi" della guerra in Afghanistan. Washington comincia ad avere il
fiato grosso pure lì, il sangue scorre anche tra gli occupanti, oltre che tra gli occupati (civili e resistenti). Certo, in subordine c'è sempre l'idea fissa di tenere inchiodate le economie di paesi potenzialmente concorrenti, in senso capitalistico, e ribadire geopoliticamente il
chi comanda, ma le difficoltà politico/militari hanno il loro peso, come in Iraq. D'Alema ha saputo trasformare una -in parte sincera (narcististicamente)-
picca in una geniale uscita di opportunismo comunicativo. Bush inoltra richieste tramite conferenze stampa, facendolo peraltro
dopo che un altro
bel qualcosone di destra questo governo di centro-sinistra l'ha fatto, rafforzando la presenza militare ascara al servizio di sua maestà imperiale, e il nostro
cinico baffetto che ti inventa? Nel teatrino che vede l'estrema sinistra istituzionale sbraitare (anche se poi, di fatto, si accoda alle scelte servili di guerra volute dai padroni di questa nazione...) e un passaggio delicato nei DS che, in relazione al nascente Partito Democratico, si scioglie togliendo l'ultima foglia di fico, la S (sinistra), da tempo un involucro senza praticamente nessuna più sostanza, il nostro sbotta e alla fin fine coglie l'opportunità politica per sublimare narcisisticamente il suo essere camaleontico e anguillesco e
andare all'incasso quanto meno d'immagine. Tanto alla fine, se si è fatto prendere la mano nei toni, lo chiarirà a quatt'occhi con l'alleato/padrone, in
camera caritatis. Impareggiabile davvero...