Riflettevo sulle vicende giudiziarie che stanno scuotendo il Partito Democratico. Mi chiedo: il fenomeno è casuale o c'è qualche finalità politica? Mi colpisce l'estensione geografica (e politica) della messa sotto inchiesta di parte del ceto politico di sinistra, che da tempo, a livello locale, si è trasformato in un pezzo importante del trasversale "partito degli affari". Sapevo da un po' di malumori diffusi, nel Partito Democratico, anche per questa ragione. Ora le inchieste giudiziarie in corso investono diverse e significative amministrazioni locali, tra cui anche regioni guidate dal PD (Abruzzo, Campania, Basilicata).
Leggevo anche di rapporti intercorsi tra Veltroni, quand'era sindaco di Roma, e l'imprenditore Alfredo Romeo (al centro dell'inchiesta sugli appalti del Comune di Napoli e per ora unico in carcere). Questo Romeo ebbe una corsia preferenziale nell'aggiudicarsi (dicembre 2006) la concessione di un mega-appalto per nove anni sulla manutenzione delle strade capitoline, pur non avendo, da immobiliarista, alcuna esperienza di gestione stradale. Anche a Roma si è aperta un'inchiesta per i ricorsi di una società (la Manital) esclusa dall'appalto e dalla vicenda emergono non solo le collusioni tra la società di Romeo e la giunta capitolina, ma anche la truffaldinità per l'inadempimento dei lavori nello scadenzario dei tempi sui quali si era impegnata quella società (da quanto ho letto emerge, allo stato, "solo il 10% della pavimentazione superficiale delle strade, solo metà della segnaletica stradale ripristinata, meno del 2% delle caditoie stradali spurgate e disostruite, nessuna manutenzione dei guard rail, disorganizzazione nella programmazione nell'apertura dei cantieri con gravi ricadute sul traffico"). Una pessima conduzione dei lavori, insomma, emersa con le recenti alluvioni su Roma.
E già si parla di un altro grande appalto, recentemente rinnovato, che Romeo gestisce dai primi tempi (sempre al comune di Roma) del Rutelli I, sulla riscossione degli affitti e la manutenzione degli stabili di proprietà del Comune di Roma.
Ho sentito poi del deputato del PD, Salvatore Margiotta, per il quale la Giunta delle autorizzazioni a procedere della Camera ha respinto la richiesta di arresti domiciliari, presentata dalla procura di Potenza, per l'inchiesta delle tangenti pagate sugli appalti per l'estrazione del petrolio in Basilicata. Anche su questa questione il partito di Veltroni non ha fatto una bella figura.
Insomma, stante il malaffare che imperversa dal centrodestra al centrosinistra, e al di là delle ricadute politiche non solo d'immagine del PD, si tratta secondo voi solo di un'operazione morale, o l'obiettivo è Veltroni (e, in questo caso, l'attacco viene da fuori o dentro il PD), il PD o che altro? Con l'occasione, come vedete il ruolo dei giudici e in genere la cosiddetta questione morale agitata da Di Pietro e Flores D'Arcais?