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 da Galileo al Cern di Ginevra

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padegre




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MessaggioTitolo: da Galileo al Cern di Ginevra   da Galileo al Cern di Ginevra Icon_minitimeGio Set 11 2008, 23:11

- da Galileo al Cern di Ginevra –
a cura di Paolo De Gregorio, 11 settembre 2008

Non c’è limite all’arroganza e alla supponenza dei preti di fronte ai temutissimi progressi scientifici che indagano sulle origini dell’Universo e della materia.
I gesuiti dell’Osservatorio della Specola, di fronte alle ricerche sperimentali al Cern di Ginevra, ricerche i cui risultati non sono ancora disponibili, affermano: “Ma la creazione divina non è in discussione”.
Ebbene, da una parte abbiamo migliaia di fisici di ogni parte del mondo che, con imponenti mezzi e grandi investimenti, studiano l’origine del mondo cercando meticolosamente le prove in un percorso di ricerca che inizia da Copernico e Galileo, e dall’altra abbiamo quegli ignoranti imbecilli che affermavano che la terra era al centro dell’Universo a sostegno dei loro teoremi religiosi.
La “creazione divina” è basata solo sulle affermazioni dei preti, quegli stessi che erano pronti a bruciare sul rogo Galileo se non avesse abiurato di “aver visto la terra svolgersi intorno al sole”.
Tutto il sapere scientifico, dall’evoluzione darwiniana che ha trovato riscontri recentissimi nell’analisi del nostro DNA (il 98% identico a quello degli scimpanzè), al fatto che nessun “libro sacro” parla dei dinosauri (perché non c’erano mai state ricerche scientifiche di paleontologia), allo studio delle ere geologiche, tutto questo sapere sta dimostrando che non c’è stato un creazionismo divino con l’uomo e la terra al centro, ma una lentissima evoluzione durata milioni di anni, che ci ha consegnato la terra come è oggi, trasformata dagli agenti naturali e plasmata dall’ingegno umano.
Tra chi cerca verità scientifiche condivise e poste all’attenzione di tutta la comunità scientifica internazionale, e chi afferma senza alcuna spiegazione l’esistenza di un creazionismo divino, non ci può e non ci deve essere dialogo, perché la comunità scientifica non deve legittimare persone e organizzazioni che inventano panzane per tenere sotto i creduloni.
Evoluzionismo e creazionismo non sono due facce della stessa medaglia, né due ideologie. Il primo è basato su prove scientifiche che trovano sempre e costantemente conferma man mano che si hanno strumenti di indagine più sofisticati e precisi. Il creazionismo è basato sul nulla, sui dogmi, su favolette di comodo che nella logica aberrante arrivano a creare un pensiero come quello della candidata repubblicana Palin che afferma che la guerra in Iraq è stata voluta da Dio, o eresie come quelle della Chiesa evangelica americana (creazionista) che definisce i marine “legionari di Dio”.
Più che di “creazionismo” bisognerebbe parlare di “adattazionismo”, fenomeno che adatta la religione alle esigenze del momento, che nel passato veniva usato per definire la peste “punizione divina” per i nostri peccati, recentemente rispolverato per la inondazione di New Orleans, dove il buon Dio avrebbe punito i neri perché troppo lussuriosi e gaudenti.
Tra chi cerca faticosamente la verità scientifica, con il corollario di progresso nella medicina, nella cultura, nella aspettativa di vita, e coloro che si bevono le balle della religione si deve creare un abisso, affinché l’evoluzione umana sia più rapida, perché le emergenze ambientali, le minori risorse agricole ed energetiche, la sovrappopolazione, si risolvono con la scienza e non con i preti.
Paolo De Gregorio
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