- Mc Cain-Palin: Dio li fa e poi li accoppia -
a cura di Paolo De Gregorio, 30 agosto 2008
Siamo di fronte a due “casi umani” che mettono insieme guerra e religione, esponenti di una destra sgangherata, culturalmente becera, portatrice di “valori” più adatti agli squali che agli esseri umani, esponenti di una mentalità profondamente fascista e contraddittoria, che però pretendono di essere considerati persone perbene.
L’eroe del Vietnam, non è altro che un criminale aggressore che andava tranquillamente a bombardare e uccidere i civili di un paese povero, che aveva solo il desiderio di decidere da solo il proprio destino, e fu abbattuto dalla resistenza vietnamita.
Chiamare eroe un criminale, per di più sconfitto in una guerra inutile, perduta dagli Usa, e citare la cosa come titolo di merito per arrivare alla presidenza, mi sembra una cosa così assurda che certifica il “lato oscuro” della mentalità e della “cultura” americana, che riesce a mettere insieme, proprio come i nazisti (Gott mitt uns), Dio e guerra, ritenendosi popolo eletto, adatto a guidare i destini del mondo, ma al tempo stesso affermando che questo agire è un processo democratico e disinteressato.
La pazza schizofrenica scelta per la vice-presidenza, Sarah Palin, è una che è contro l’aborto, ha partorito inutilmente un figlio down perché lei ama e protegge la vita, ma ha votato a favore della aggressione all’Iraq (un milione di morti), è favorevole alla pena di morte, si batte per mantenere la libera vendita delle armi ed è appassionata del loro uso. Dimenticavo è anche molto religiosa.
Sarebbe forse ora che qualcuno spiegasse agli americani che se il Dio in cui dicono di credere ci ha invitati tutti a “NON UCCIDERE”, la loro passione per le armi e la guerra è una bestemmia pagana, è sacrilegio, è eresia. Bisogna diffidare profondamente di una nazione che stravolge e adatta la religione per giustificare le sue scelte di morte, arrivando a definire, attraverso la Chiesa Evangelica, i marine “legionari di DIO”.
Il compito istituzionale di scomunicare questi falsi cristiani e di renderli incompatibili con la guerra e la pena di morte, spetterebbe al “pastore tedesco”, erede naturale del tremendo “Santo Uffizio” che inquisiva, torturava, per peccati molto minori della eresia di uccidere con la benedizione di Dio.
Sarei felicissimo che Papa Ratzinger riaprisse la bottega della Inquisizione, naturalmente per inquisire e condannare i falsi cristiani che hanno l’impudenza di adattare a loro uso e consumo il comandamento “non uccidere”, e credo che le pratiche sarebbero molto numerose, e magari si scoprirebbe che gli atei come me hanno migliori principi di tanti falsi cristiani.
Per me “non uccidere” significa anche non fabbricare armi, non avere esercito (ma una guardia nazionale), non possedere basi militari fuori dal proprio territorio, non possedere armi nucleari e battersi per la loro eliminazione, non distruggere l’eco-sistema che già ora, con siccità, uragani e diminuzione dei raccolti e della pesca, crea fame e morti per fame.
Se qualcuno, in parole povere, mi volesse spiegare perché l’attuale Papa ha ricevuto in Vaticano il guerrafondaio Bush, con tutti i riguardi, invece di farlo bastonare e rinchiudere a Castel Sant’Angelo in attesa del giudizio della Inquisizione, mi farebbe un favore perché io penso che un Papa si dovrebbe occupare per prima cosa di far comportare bene i cristiani, prima di fare processi alle altre religioni e ai comunisti.
Paolo De Gregorio