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| Devo dire una cosa che forse non sarà.... | |
| | Autore | Messaggio |
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noname
Numero di messaggi : 121 Data d'iscrizione : 02.08.08
| Titolo: Devo dire una cosa che forse non sarà.... Sab Ago 30 2008, 17:13 | |
| Devo dire una cosa che forse non sarà gradita,secondo me però è di vitale importanza. Dunque, io sono un autodidatta, autodidatta per scelta e per conseguenza. Devo far presente a tutti quindi che spesso dove arriva il mio intuito non arriva la mia preparazione culturale. In questo forum ma non solo quindi, incappo in mie mancanze personali che mi vietano di seguire topic che prendono direzioni letterarie. Ben anche io come tutti i proletari abbia una forma di complesso di inferiorità, comunque con il tempo ho constatato che al di là del mio complesso di inferiorità, la massa di persone non è molto diversa da me .
Dunque ecco che arrivo al motivo del topic .
Sono intervenuto in questo forum su richiesta di uno spammatore ( hahaheheheh)... Il topic che veniva pubblicizzato era quello su Rifondazione Comunista etc etc etc... Molte cose sono state dette, alcune giuste,altre meno, in ogni caso una cosa importante era appunto quella di riappropriarci del "Popolo".... Ben anche però si sia affermato questa sorta di storie, in realtà il forum stesso sembra più indirizzato verso un settore illuminato specifico ma ristretto di persone che verso la massa . (Prendo sempre esempio da me stesso, proprio perche non è ad un qualcuno specifico alla quale io mi stia riferendo, scrivo e parlo solo per migliorare la nostra condizione non per infierire su qualcuno) Sempre restando su dati reali, noi siamo veramente in pochi e siamo cosi pochi che non ci rendiamo conto che la nostra gara è prettamente riservata a noi, dicendo questo voglio affermare che è molto difficile rinunciare alle proprie conquiste per tendere una mano a chi sta peggio di noi . Meglio ancora voglio affermare che senza dubbio : il correre troppo porti alla solitudine . In altre parole voglio dire che non è possibile affrontare temi sociali partendo dalla propria ed esclusiva preparazione culturale . Si dovrebbe ritornare nel tracciare un segno netto tra le differenze che ci sono tra la critica che la propria preparazione culturale vede e la critica che veste i panni del popolo . Io amo, molti quì amano l'individualismo e molto altro ancora, se io dovessi agire secondo la mia conoscenza, farei in modo che si ritornasse nelle caverne per poi ricominciare.... Se invece devo agire vestendo i panni del popolo, devo parlare come se fossi uno di loro ed essere uno di loro oggi vuol dire: essere tutti uno, che è totalmente agl'antipodi della mia conoscenza, del mio raggiunto progresso personale. C`è una logica psicologica molto comune nell'essere Umano, egli è cosi capace di dire tutt'altro di quello che pensa che spesso finisce con il crederci . Dire sempre la verità ci porta nel viaggiare nella corsia preferenziale ma nel contempo ci obbliga a serie responsabilità , moltissime persone non sanno neanche cosa voglia dire responsabilità, molte altre sanno ma evitano di prendere coscienza, molte altre per paura ricorrono al sapere culturale che implica però il dire la verità nell'impotenza. L'impotenza che vive il Signore che è nel rispetto della parola, catapultato tra i poveri che vivono senza nessun rispetto della stessa. Quel dire che ormai tutti conosciamo ma che nessuno ha il coraggio di denunciare, la rivoluzione non si fa con il verbo dello Stato, la rivoluzione non usa le parole dello Stato,invece per repressione e per paura ecco che ci si butta nella cultura che spiega si ma che nulla produce . Certo la mia soddisfazione personale è garantita ma sarebbe giusto però che ciò avvenisse in forum dichiaratamente individualista che avvenisse in topic che non vogliono misurarsi, criticare la "società ", partendo e appunto arrivando solo a spiegazioni letterarie. Ecco in un certo senso questo è stato il fallimento della sinistra, ha corso assottigliando sempre di più le proprie fila e prendendo distacco del restante che si è persa, è uscita fuori dal gioco . Gl'individui comuni che sono la fonte dei nostri guai neanche lontanamente si sognano quello che noi diciamo e noi la dovremmo smettere di correre cosi tanto convinti della nostra ragione letteraria. La massa è rovinata, gl'individui non sanno neanche più cosa voglia dire individuo ed è da quì che la critica deve partire non dalle nostre conquiste cognitive ed elittarie. L'Italia, l'Occidente è diventato tutto un paese e come tutti i paesi è diventato quello che è cioè provinciale, nelle provincie domina il pensiero comune che salvaguarda da cattive sorprese come l'essere messo sott'occhio da tizio e caio . Il pensiero comune tutela, salvaguardia la propria sopravvivenza , questa è la tendenza cognitiva attuale presente nella massa di persone ed è con questa che bisogna fare i conti non con le nostre di conquiste cognitive.
Ho sempre trovato questa confusione nei vari forums che ho frequentato, Anarchci o presunti tali che si prodicano in spiegazioni filo Statali su come tutto funzionerebbe meglio ??!!! Comunisti che sbracciano i loro libretti convinti di avere in mano la nuova Bibbia.. Ma nessuno che si fa carico di essere e provare a ragionare come ragiona l'essere Umano comune, no !!!
Invece ancora una volta ribadisco che se si vuole affrontare temi sullo stato culturale sociale, bisogna scendere ai livelli reali della società che purtroppo sono veramente bassi ad un livello elementare..quasi come me ( hehehahahah)..
saluti
noname | |
| | | sankara
Numero di messaggi : 416 Data d'iscrizione : 14.04.07
| Titolo: Re: Devo dire una cosa che forse non sarà.... Dom Ago 31 2008, 01:29 | |
| Intanto è positivo che anche tu sia qui. Con il tuo linguaggio, le tue conoscenze, le tue idee. Quanto dici ha un fondo di verità. Ma quel che può uscire da questo forum dipende da ciò che sa portare chi interviene e chi si aggiungerà. Ognuno dà quel che può e quel che è. Dopodiché, se certi temi sono un tantino impegnativi, non la vedo male, purché serva ad irrobustire la consapevolezza politica e come intervenire attivamente. Riuscire a rendere semplici, "popolari", certe questioni, è importantissimo e non è facile. Sarai, spero insieme a tanti altri, la nostra coscienza critica, del "popolo". Questo forum confidiamo che riesca a "dare" anche fuori di sé. Ciao | |
| | | rossaprimavera
Numero di messaggi : 3 Data d'iscrizione : 12.10.08
| Titolo: penso che tu abbia detto.......una cosa giusta Dom Ott 12 2008, 19:03 | |
| hai detto un sacco di cose con un linguaggio aulico assai distante dalla pancia del popolo....ma ne condivido una totalmente QUESTA: Bisogna scendere dai propri intellettualismi ed iniziare a ripensare con la testa della massa.... Hai ragione....troppa sociologia da salotto ci ha allontanato dalla piazza ...questo sbaglio i fascisti non l'hanno commesso e sono stati sempre radicati all'interno della nostra società raccogliendo tributi da un popolo che si apprestano a sodomizzare...come già storicamente han fatto.... ma la stria non è mai stata maestra di vita.... e noi lo sappiamo bene | |
| | | AgrimensoreK
Numero di messaggi : 22 Data d'iscrizione : 04.08.08
| Titolo: Re: Devo dire una cosa che forse non sarà.... Mar Ott 14 2008, 15:57 | |
| Caro Noname, conosco persone (conosco anche individui, ma con loro non ho relazioni costruttive) giunte si è no a terminare le scuole dell’obbligo e danno punti ad alcuni ‘studiosi’, che non sono capaci di schiodarsi dalla libresca e pedante riproposizione dei 2 o 3 filoni intellettuali che sono riusciti ad assimilare, con fatica ed aridità. Non vedo alcuna limitazione nel contribuire ad una discussione in ragione della capacità ‘letteraria’, come la chiami tu. Non credo che tu abbia remore, se ne hai donde, a dare del coglione con parole semplici - che poi sono le più efficaci - a chi impalca ragionamenti vanamente complessi. D’altro canto oggi tutti hanno un’arma micidiale che si chiama internet; spesso basta wikipedia, e la curiosità, per smontare la più pirotecnica delle citazioni, se poco avveduta. Altra cosa è la conoscenza dei temi che si trattano, che effettivamente rappresenta un plus valore dialettico. Ma credo nessuna persona dotata di buon senso possa chiedere ad un cultore di una particolare tematica di rinunciare alla propria conoscenza, in nome di un assurdo senso di equità intellettuale. Marx si riferì al general intellect proprio per recuperare la forza propulsiva della componente intellettuale. Lenin criticò l’empiriociriticismo di Bogdanov proprio per sottolineare che non reggeva l’assunto secondo il quale l'unica realtà è l'esperienza prodotta dal lavoro collettivo, cioè dalla massa, ma è necessaria l’elaborazione intellettuale. Per questo, e per molto altro, mi spaventa assai l’opinione di Rossaprimavera quando dice che “Bisogna scendere dai propri intellettualismi ed iniziare a ripensare con la testa della massa”. Evito citazioni dotte, che per altro in questo momento non mi sovvengono ma che potrei facilmente reperire a sostegno del riconosciuto, in campo socialista, contributo dell’intellettuale (anche se talvolta ridotto alla dimensione ‘organica’) per approdare ad un più appropriato ... non prendiamoci per i fondelli !!! La ‘massa’ guarda Rete 4, passa le domeniche nei centri commerciali e manifesta tutto il proprio interesse alla vita politica guardando la tivvu nei 15 giorni in cui è chiamata a decidere, con una significativa croce, tra Berlusconi e Veltroni. Talvolta sembra viva, ma poi ci parli e ti accorgi che segue la bandiera come le oche di Pavlov. C'è poi, vivvaddio, una minoranza che sceglie, ragiona, costruisce e smonta di giorno in giorno. Ma di minoranza si tratta. Ciò che dico non è una manifestazione di superiorità - e non lo potrebbe essere, data la mia triste condizione culturale ed il limite imposto dall’essere una mente semplice - è invece l’accorata richiesta di prendere finalmente coscienza che il problema non è più politico (la massa, la massa !!) ma antropologico: è necessario ricostruire senso critico e capacità di analisi, poi facendo leva sull’uso di questi micidiali strumenti potremmo chiedere alla ‘massa’ di battere un colpo. Temo, considerata la capacità propositiva che dispiegamo qui a sinistra, che la destinazione del colpo sarà la nostra testa, ma sarà comunque meglio che ciò che accade ora: essere trasportati, come membri di una società acefala, dalla piena degli homo videns che scorre tra gli argini costruiti da chi ha interesse a ridurre ai minimi termini la capacità di scegliere delle persone. Con affetto e speranza. | |
| | | noname
Numero di messaggi : 121 Data d'iscrizione : 02.08.08
| Titolo: Re: Devo dire una cosa che forse non sarà.... Lun Ott 20 2008, 22:15 | |
| mi scuso se torno solo ora quì.. Mi sembra non mi resti che di ribadire la mia posizione, magari spiegandola un po meglio. Io non dico che dovremmo tornare a vivere e ragionare come ragiona la massa comune,dico solo che ci dovremmo ricordare che non tutti hanno o spendono tempo per capire o per cercare di capire come facciamo noi e dico che è questo che ci dovremmo ricordare. Solo questo volevo dire,se una volta esisteva la scheggia impazzita o meno,oggi esistono frange impazzite o meno ma che comunque si dimenticano che il proprio pensiero,il proprio livello,non è comune,non è condiviso per mancanza di conoscenza da parte dei più e che quindi è inutile parlare a costoro in un certo modo perche non ti capiscono . Non condivido infatti la battuta sulla destra che non avrebbe commesso quest'errore,la destra non ha mai intrapreso percorsi di liberazione questa è la differenza e non questione di sbagli,io penso. Chi scegli la strada più difficile arriva ad un punto che si ritrova ad essere l'ultimo,quando arriva però anche se ultimo, avrà tante di quelle cose da raccontare e da dare che vivrà meglio del vincitore che non ha visto neanche la strada che percorreva tanta era la foga di vincere,arrivare . Saluti cari a tutti comunque noname | |
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| Titolo: Re: Devo dire una cosa che forse non sarà.... | |
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| | | | Devo dire una cosa che forse non sarà.... | |
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