masilich
Numero di messaggi : 16 Età : 59 Data d'iscrizione : 02.08.08
| Titolo: Riferimenti... Dom Ago 03 2008, 18:33 | |
| non capisco. mi ritengo comunista e libertario, eppure , i miei riferimenti culturali sono PRIMO LEVI, DON MILANI, CHRISTOPHER HITCHENS, HANNA HARENDT, FRANZ KAFKA, ALBERT EINSTEIN, SIGMUND FREUD.... che devo fare? | |
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socialjahstice
Numero di messaggi : 6 Data d'iscrizione : 07.08.08
| Titolo: Re: Riferimenti... Mer Ago 20 2008, 15:57 | |
| niente... sii te stesso.. essere comunisti vuol dire chiedersi sempre cosa fare per chi non ha diritti... io mi ritengo comunista ed uno dei miei più grandi ispiratori, nonostante tutto, è Giovanni Paolo II.... | |
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lina arena
Numero di messaggi : 8 Data d'iscrizione : 16.08.08
| Titolo: sommessi consigli a chi si ritiene comunista Gio Ago 21 2008, 11:14 | |
| Vi consiglio di leggere l'ABC del comunismo e tanti testi di economia. Essere dalla parte dei deboli non significa essere comunisti. Anche i socialdemocratici o i socialisti sono dalla parte dei deboli. E non sono comunisti. Comunista è chi vuol cambiare i rapporti di produzione capitalistica e non sa come deve fare perchè non conosce l'economia capitalistica nè i mezzi o gli strumenti per ovviare i gravi difetti o le ingiustizie che l'affliggono. | |
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kamo
Numero di messaggi : 271 Data d'iscrizione : 10.05.07
| Titolo: Re: Riferimenti... Gio Ago 21 2008, 13:18 | |
| - lina arena ha scritto:
- Vi consiglio di leggere l'ABC del comunismo e tanti testi di economia. Essere dalla parte dei deboli non significa essere comunisti. Anche i socialdemocratici o i socialisti sono dalla parte dei deboli. E non sono comunisti. Comunista è chi vuol cambiare i rapporti di produzione capitalistica e non sa come deve fare perchè non conosce l'economia capitalistica nè i mezzi o gli strumenti per ovviare i gravi difetti o le ingiustizie che l'affliggono.
Quali sono i testi che suggeriresti? Condivido poi il fatto che sia sì importante essere dalla parte dei deboli, ma non sufficiente. In effetti è necessario cambiare le regole di fondo, di funzionamento, di struttura del capitalismo. Non ti sembra, però, che oggi, ma anche da un po' di tempo, dirsi "comunista" rischi di essere solo una nobile definizione che fa stare (dovrebbe far stare) "dalla parte dei deboli" così come per "i socialdemocratici o i socialisti" (e peraltro forse non lo è più, per molti di questi)? La mia impressione è che, al di là di una critica morale ai negativi impatti del modo di produzione capitalistico e a come funzionano di conseguenza le società capitalistiche, non si abbia idea di come superare il capitalismo. Sia sul piano teorico, sia in termini di iniziativa politica generale (lo dico pensando soprattutto agli Stati europei) mi sembra che non emergano nemmeno linee politiche significative che indirizzino a situazioni tipo Venezuela, per intenderci. Che ne pensi? | |
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| Titolo: Re: Riferimenti... | |
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