26 giugno
Psicodramma in salsa UE
In Italia (e non solo) molti tg aprono i servizi sulla Brexit parlando di una Gran Bretagna "sotto shock" dopo il voto.
Perché anche chi ha votato Brexit (52%) dovrebbe essere "sotto shock"? Misteri della disinformazione e della manipolazione.
Si dovrebbe dire, ammesso che abbia senso, che nel Regno Unito metà della popolazione è "sotto shock" e l'altra metà (peraltro maggioritaria) è felice, gioiosa, festante.
Eh no, l'affare si ingarbuglia. Una sapiente regìa, sui canali dell'informazione che conta, sta in queste ore montando e martellando una notizia che ha dell'incredibile: su giornali, tv, reti sociali, twitter (è stato creato l'hashtag#Regrexit : Regret Brexit, pentiti della Brexit) mortificati e preoccupati elettori, sedicenti votanti per l'uscita (il "leave") lamentano di non aver immaginato le conseguenze, di non aver capito, di aver sottovalutato, di aver frainteso, di aver agito d'impulso, di essere stati ingannati, di essere pentiti (mutando quel che c'è da mutare la vicenda sembra ispirata a questo episodio del film, "The Blues Brothers": https://www.youtube.com/watch?v=EX_tnZWug_Y ) !
Non si sa su che basi costoro siano credibilmente dei votanti del "leave" o figure (reali e/o virtuali) di un'operazione mediatica partorita da una sapiente regìa di interessati fautori euro-unionisti del "remain" che tentano un'operazione di pressione.
Ma tant'è. Sulle reti mondiali della comunicazione che conta si tratta di "pentiti del voto", di "pentiti della Brexit". Con una tempistica da pentitismo alla velocità della luce costoro hanno deciso di contarsi: oltre 2 milioni e mezzo in neanche 24 ore. E la conta prosegue.
Chiedono "la promulgazione di una nuova legge che prescriva la ripetizione del referendum in caso di un risultato con un margine di vantaggio del 'Leave' o del 'Remain' inferiore al 60% e che abbia come condizione minima un'affluenza alle urne non inferiore al 75%".
Roba decisamente degna degli annali dell'”euro-comedy”.
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25 giugno
Un profilo psico-antropologico, individuale e anche sociologico, si aggira per l'Europa ed è ora possibile rinvenirlo nel voto. È l'ultima avanguardistica scoperta dei corifei dell'Unione Europea. Una scoperta categorica, morale, manichea. Praticamente ineccepibile.
In Gran Bretagna, a favore della permanenza nell'Unione Europea, hanno votato i ggggiovani, acculturati (non solo gli 'erasmatici'), anime intraprendenti e dal cuore aperto, gioviali, sensibili, al passo con le moderne tecnologie.
Dall'altra parte, “contro”, hanno votato i vecchi, gli ignoranti, i sedentari, gli asociali, i meschini, parassiti, tetre figure, sub-umani! Degli “untermensch”, insomma! Questi saranno puniti esemplarmente come meritano. Anatema ed infamia si abbatta su costoro, sempre e ovunque!
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25 giugno
Curioso: dopo la Brexit, a Londra non si registra il crollo della Borsa! Da tempo questo viene indicato come prima, immediata conseguenza della progressiva e rapida implosione di un Paese che abbia osato uscire dalla UE/euro. È il tema principe del repertorio demonizzante ed intimidatorio dei funzionari (quelli della grancassa massmediatica inclusi) al servizio dell'unionismo europeo.
A diverse ore dall'esito di quel referendum consultivo, questo mantra continua ad essere ripetuto. Sovente, con stizza e irritazione.
Eppure, a fronte di un calo contenuto a Londra, a soffrirne maggiormente sono altre banche, altre piazze d'affari, come a Francoforte (Germania), Parigi (Francia), Tokyo (Giappone), Milano (Italia)…
Sarà che bisogna aspettare lunedì!