“Se il sistema Schengen viene distrutto, l'Europa è drammaticamente in pericolo dal punto di vista politico ed economico". Così, poche ore fa, allo Spiegel (versione elettronica), Wolfgang Schauble, ministro delle Finanze tedesco.
Per Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea, la fine di Schengen sarebbe la fine dell’euro e da Parigi il primo ministro Manuel Valls dichiara alla Bbc che la crisi dei migranti mette l'idea stessa di Unione Europea (UE) a rischio.
Tra smentite della Commissione Europea, indiscrezioni di giornali e dichiarazioni di politici sarebbero sei (Germania, Austria, Croazia, Francia, Svezia e Danimarca) i governi dell'area Schengen, pressati dall’emergenza migranti, intenzionati a ripristinare la vigilanza alle frontiere interne.
Vedremo.
Niente niente che bisognerà ringraziare gli immigrati per la possibilità che ci offrono di liberarci dal combinato capestro UE-euro? Non dovevano essere loro, con migrazioni di massa pianificate a tavolino da oscuri centri di potere, il cavallo di Troia di fantasmagorici piani di distruzione delle sovranità nazionali a tutto vantaggio dell'euroatlantica UE?