1914-2014.
Una macelleria umana (prima guerra mondiale) che cominciava con l’attentato a Sarajevo il 28 giugno 2014.
Una firma non apposta ad un Trattato d’associazione (leggasi: di macelleria sociale) UE, che innesca (a fine novembre 2013), un golpe di ‘liberal’ e neonazisti a Kiev sostenuto da USA e -in scia- UE, un conflitto a ridosso della Russia ed una spirale di guerra tutt’altro che scongiurata.
Cento anni e una drammatica suggestiva analogia. Ieri si voleva la Russia dietro l’attentato di studenti serbi. Oggi si vuole la Russia dietro la guerra in Ucraina.
Il bellicismo USA/NATO sta portando, con la destabilizzazione dell’Ucraina (e non solo), ad una riedizione dello scontro Ovest-Est, stavolta molto più caldo della Guerra Fredda che fu.
Obiettivo strategico di tappa il TTIP, cioè il completamento del progetto di asservimento a Washington avviato con il processo di ‘costruzione europea’ già nell’immediato secondo dopoguerra ed entrato nella fase decisiva con il combinato UE-euro.
Sullo sfondo della guerra ucraina, un ‘regolamento di conti’ tra Washington e Berlino, con in prospettiva ulteriore l’attacco a Mosca e poi alla Cina.
Una volontà USA di potenza imperiale che ha bisogno di crisi e di guerre per riaffermare il suo dominio...