alekos18
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| Titolo: Renzi, Marino e il decreto "salva Roma" Sab Mar 08 2014, 04:14 | |
| Sarebbe il nuovo che avanza del Renzi “ smart”. Pubblicato in Gazzetta ufficiale, il decreto cosiddetto "Salva Roma" inizia ora l'iter che, entro 60 giorni, lo farà diventare legge. Non si tratta, come potrebbe apparire, di fondi che lo Stato stanzia a favore della città, bensì della definizione del rapporto tra Governo ed Ente Locale: le scelte dell'amministrazione capitolina dovranno essere sottoposte alla “troika” italofona (presidenza del Consiglio, ministero dell'Interno, ministero dell'Economia) che rifletterà direttive ed indirizzi della “troika” che conta, quella euroatlantica UE-BCE-FMI. Il piano triennale di rientro dal debito e la gestione ordinaria del Comune di Roma saranno, di fatto, approvati da queste tre istituzioni. Roma non avrà sostanzialmente voce in capitolo. Questa del commissariamento è l’unica novità, accanto alle solite e famigerate ricette euroatlantiche: privatizzazioni, licenziamenti, dismissione del patrimonio. L’autonomia lasciata all’amministrazione capitolina consiste “ nell’obbligo di dismettere quote di società partecipate, tranne quelle quotate in borsa, che non risultino avere come fine sociale attività di servizio pubblico” (si parla già di vendere il 40% di Farmacap, l'azienda speciale che gestisce le farmacie comunali, parte del Palaexpo e Risorse per Roma); di ricorrere anche alle liberalizzazioni pur di “ innovare la gestione” dei servizi di trasporto pubblico locale, di raccolta dei rifiuti e di pulizia delle strade; di effettuare “ una ricognizione dei fabbisogni di personale nelle società partecipate, prevedendo per quelle in perdita il necessario riequilibrio con l'utilizzo degli strumenti legislativi e contrattuali esistenti” (espressione ampollosa per non dire “licenziamenti”), eccetera, eccetera. Il decreto “Salva Roma” del governo Renzi si annuncia come un allarmante precedente a livello nazionale. Ora, in attesa del testo definitivo del decreto, in Campidoglio già si sta lavorando per evitare di dover aumentare le entrate aumentando le tasse. Non è difficile immaginare come andrà a finire. | |
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