«Abolizione e rimborso dell’IMU; taglio dell’Irap; riforma di Equitalia (…); no ad una riedizione del governo Monti»: ecco qui in sintesi i buoni propositi per le “larghe intese” di Silvio Berlusconi. Uscito tra i vincitori delle elezioni parlamentari e ottenuto quel “Governissimo” sostenuto con forza all’indomani della campagna elettorale come mezzo per risolvere i propri problemi giudiziari, il Cavaliere nero è conscio che per lui arrivano adesso i veri problemi.
Le promesse fiscali alla propria base elettorale, costituita principalmente da “Partite IVA” e ceti medi a rischio sparizione, sono state il motore propulsivo con cui Berlusconi è riuscito ad arginare la perdita (in valore assoluto) di consensi. Ora, il Cavaliere di Arcore come concilierà queste promesse con l’"Agenda Monti" (da proseguire al di là del riferimento a Monti) e con i diktat europei, ultimi dei quali gli ammonimenti di Bruxelles sulla risoluzione dell’annosa questione dei debiti della Pubblica Amministrazione verso le imprese? Deludere le attese di questi ceti potrebbe quindi essere fatale per Berlusconi, con lo smottamento in termini di consensi pronto a ripercuotersi sui propri destini giudiziari.
Per una forza nazionalitaria, sovranista, patriottica, invece, sono disponibili ulteriori spazi politici di agibilità facendo leva intelligentemente su tali contraddizioni. Anche la base elettorale del centrodestra va resa consapevole dei vincoli europei e dei loro effetti nefasti sulle condizioni del Paese. Quindi per scollare strati sociali che, sotto il tallone capitalistico euroatlantico, hanno guardato 'a destra', come linea comunicativa il Cavaliere nero andrebbe posto di fronte alle sue contraddizioni e pressato al rispetto sul piano fiscale delle promesse elettorali. E questo tanto per cominciare. Dopo una campagna elettorale all’insegna della surreale contrapposizione (“lotta ai comunisti” vs “smacchiare il giaguaro”), registrata l’esplosione della base del PD, l’inciucio promosso dal “(vice)re Giorgio” andrebbe reso indigesto anche a buona parte degli strati sociali che fanno riferimento al centrodestra.