I diktat della Trojka Commissione UE-BCE-FMI sono incostituzionali. È la sentenza di ieri della Corte Costituzionale portoghese su alcuni articoli dell'ultima finanziaria "lacrime e sangue" del governo portoghese, che tra tagli salariali (la 14esima), abolizione dell'indennità per le ferie dei dipendenti pubblici e dei pensionati, tagli ai sussidi di disoccupazione, taglio delle pensioni (del 6,4%) ed altro di 'ameno', si sta attenendo alle politiche predonomiche e liberticide dell'Unione Europea.
I provvedimenti, infatti, sono scaturiti nell'ambito degli accordi relativi al piano di "aiuti" accordati da Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario Internazionale.
Ora il governo portoghese sta valutando se ovviare alla bocciatura della Corte Costituzionale pagando in busta paga i dipendenti pubblici ed i pensionati con titoli di Stato anziché contanti.
In precedenza il Presidente del Portogallo, che pure aveva controfirmato la legge finanziaria e poi sottoposto alla Corte ritenendola incostituzionale, aveva denunciato che le misure di austerità imposte dalla Trojka avevano prodotto un calo della produzione e delle entrate fiscali.
Chiosa: come mai, in Italia, la Corte Costituzionale tace stante l'analogia di situazione? Tra i vari articoli costituzionali in modo patente violati, pensiamo –tra quelli fondamentali– al 2, il 3 (secondo comma), il 4, il 9.
Approfondimenti qui:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/06/portogallo-corte-costituzionale-cancella-misure-di-austerita/553364/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/05/portogallo-verso-spirale-greca/461642/