alekos18
Numero di messaggi : 1117 Data d'iscrizione : 04.04.07
| Titolo: UE, sementi antiche e multinazionali Sab Ago 04 2012, 10:55 | |
| La UE vieta di fatto le sementi tradizionali. Intervenendo sulla controversia tra l’associazione no-profit Kokopelli (nota in tutto il mondo) che si batte per la biodiversità e la multinazionale sementiera Graines Baumaux sas, con sentenza del 12 luglio scorso la Corte di Giustizia europea ha addirittura disatteso le argomentazioni del proprio stesso Avvocato Generale. Questi, nella memoria depositata il 19 maggio, aveva fatto notare che la registrazione obbligatoria di tutte le sementi nel catalogo ufficiale è una misura sproporzionata e vìola i principii della libertà di esercizio dell’attività economica, della non-discriminazione e della libera circolazione delle merci. Le varietà antiche e tradizionali sono di dominio pubblico, non appartengono a nessuno, e quindi nessuno ha interesse a pagare profumatamente per iscriverle nel catalogo, con l'accortezza di rifarlo, in caso, dopo vent’anni, altrimenti si esce ugualmente dal catalogo. Non solo. L'accettabilità del seme deve rispondere a criteri di « Distinzione, Omogeneità e Stabilità» criteri aspramente contestati da molti operatori, giacché l'implicazione di fondo è che si tratti comunque di sementi pochissimo variate. Sostanzialmente due le motivazioni addotte, con disinvoltura sconcertante, dalla Corte Europea: « accrescere la produttività agricola» e scongiurare « la coltivazione di sementi potenzialmente nocive» (le sementi antiche e tradizionali sono già il risultato di una selezione –compiuta dagli esseri umani da diecimila anni– con l’ovvia conseguente eliminazione di specie « potenzialmente nocive» fin dalla preistoria). In realtà la sentenza mira a tutelare i profitti delle grandi multinazionali delle sementi, in prevalenza statunitensi, che hanno i soldi e l’interesse economico ad iscrivere nel registro ufficiale i loro semi ibridi, OGM, di loro proprietà o comunque brevettati. Dal 1998 è già in vigore una direttiva della Comunità Europea che riserva la commercializzazione e lo scambio di sementi alle ditte sementiere (le note multinazionali) vietandolo agli agricoltori. Ora, con questa sentenza, sono messe fuorilegge anche le associazioni di volontari impegnati nel recupero delle varietà antiche e tradizionali che preservano e distribuiscono, a chi le chiede, sementi fuori del catalogo ufficiale. La lotta per la sovranità, l'indipendenza e la liberazione dalla dominanza euroatlantica passa anche per le campagne e le scelte di consumo. | |
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kamo
Numero di messaggi : 271 Data d'iscrizione : 10.05.07
| Titolo: Re: UE, sementi antiche e multinazionali Lun Set 17 2012, 22:47 | |
| Condivido in pieno le conclusioni di Alekos ed integro il suo articolo con questo : http://www.ecplanet.com/node/3532
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